Harper’s BAZAAR ha intervistato Hayley Williams riguardo i primi tre video che hanno composto Petals for Armor: Simmer, Leave It Alone e Cinnamon. Ha raccontato alcuni aneddoti divertenti del set, Easter Egg che possiamo trovare nel video e i significati che si celano.
“Simmer è una canzone rapida, in termini di ritmo e di sensazioni che mi attraversavano la mente e ho capito subito che stavo correndo da qualcosa e verso qualcosa e non ero sicura di cosa fosse. Mentre scrivevo a Warren [Fu, direttore del video musicale] e a Lindsey dicevo: ‘Mi piacerebbe iniziarlo con me che guido o che corro molto velocemente finché non arrivo in un magazzino o in qualcosa che sembra abbandonato e ne esco coperto di sangue e ho tutta questa roba grafica che volevo vedere’”, dice Hayley. È una grande fan dei film horror e voleva che il video di Simmer facesse nascere domande. Le sue più grandi ispirazioni sono state Handmaid’s Tale e Bird Box, “e qualsiasi film in cui ci sia vendetta e giustizia, dove riprendi il tuo potere”.
Nel video musicale di Simmer, Hayley scappa da qualcosa di indefinito completamente nuda. “Nuda davanti a Dio e a tutti. Non ci siamo preoccupati per l’ora, perché avevamo tre video musicali da girare in tre giorni. È estenuante, c’è un sacco di lavoro da fare per ottenere la giusta inquadratura e nel frattempo stai anche combattendo contro la natura. Quando abbiamo girato Simmer e tutte le scene di nudo, dove non indossavo niente o quasi niente, c’erano 16 gradi.”, dice Hayley, sottolineando che si stava congelando. Il set veniva chiuso ogni volta che doveva girare una scena completamente nuda: se di solito c’erano 40 persone sul set, durante quelle scene ne rimanevano 5.
Verso la fine del video, Hayley si ricopre completamente con argilla rossa. Hayley racconta che quando aveva 29 anni ha iniziato ad avere queste visioni di sé stessa dove era il terreno e da lei nascevano dei fiori, un processo che ricorda sentire molto doloroso. “L’ho visto come se avessi cercato di piantare questi semi e ora sto solo aspettando di vedere cosa succede. Molte volte ci viene insegnato che la femminilità è una cosa definita, soprattutto quando si cresce e tutto è solo dualismo, o sei un ragazzo e ti vesti di blu o sei una ragazza tutta rosa e giochi con le bambole. Non concordo”, dice Hayley. Si è chiesta per un po’ chi fosse, se si sentiva più vicino ai suoi amici maschi oppure no, ma non ha mai trovato risposta fino a quando non ha compiuto 29 anni e ha capito che il concetto di femminilità è una cosa a parte e potrebbe non rispecchiare quello che le persone credono che sia.
Hayley confessa anche che c’è un Easter Egg che nessuno ha notato nel video di Simmer, ovvero che mentre corre trova lo scheletro di un cavallo morto che fa riferimento alla canzone “Dead Horse”.
“La casa è, col senno di poi, il personaggio principale di tutta la faccenda”, dice Hayley. L’idea di scoprire il cattivo e di rendersi conto che è Hayley appartiene ad un ecosistema, nel quale vive insieme il lato buono e il lato cattivo.
L’intervista continua con il video di Leave It Alone, e Hayley confessa che è stato molto divertente creare il look che ha nel video. Ben Rittenhouse ha fatto tutti gli special effects per cambiare la forma della faccia di Hayley, mentre Brian O’Connor ha concluso il look attaccandole dei petali. La sensazione finale che volevano suscitare era un richiamo al mondo dei fiori, con elementi che ricordano il paranormale.
Il bozzolo è stato creando prendendo un’amaca e ricoprendola con diverse tessiture e cotoni. “Faceva così caldo dentro, quando ho girato le scene in cui ero dentro era così rilassante perché fuori faceva un ca*zo di freddo”, ricorda Hayley. La sostanza simil plasma che c’è successivamente nel video è una sostanza creata chimicamente che sta anche nei milkshakes di McDonald, “e questo non dovrebbe andare bene a nessuno di noi”. La parte del video dove viene inquadrata la sua faccia ricoperta da questa sostanza è la sua parte preferita del video, perché non sapeva esattamente se si poteva vedere oltre quel materiale e aveva paura di aprire gli occhi. Ma ne è valsa la pena.
Tutte le scene dove Hayley balla fuori nei boschi con un mantello blu vanno al contrario. La coreografia del ballo è stata creata da Tavares Wilson, che si è occupato anche della coreografia in Cinnamon. L’hanno fatta sul momento, lui si trovava di fronte a Hayley e lei cercava di copiare i suoi movimenti. La cantante racconta che Tavares aveva appena perso una persona a lui cara, e questo progetto è stato il primo dopo questo evento.
Hayley poi passa a raccontare del video musicale di Cinnamon, per il quale avevano pianificato di girare a Los Angeles ma poi hanno deciso di girare nella vera casa della cantante. L’idea si focalizza sul prendere alcune parti della casa e renderle vive, personificarle. “Quando mi sono trasferita in questa casa era decrepita, era infestata dai pipistrelli, c’erano ragni ovunque. Era un po’ in uno stato di mer*a, esattamente come stavo messa io. Siamo cresciuti insieme e abbiamo lavorato l’uno sull’altro e Warren ha voluto imitare questo nel video e mostrare come il mio rapporto con la mia casa sia diventato così sacro per me.”, spiega Hayley. Prima che si trasferisse in questa casa, era in una relazione che è durata un decennio e non viveva da sola: doveva programmare tutto non solo per lei, ma pensare anche al suo partner. “Mi sono trasferita senza niente, non c’era niente qui. Mi creavo dei piccoli rituali, come svegliarmi al mattino bevendo acqua calda con il limone e non vestirmi, camminare nuda per casa, stare da sola e sentirmi libera. Non c’era un pubblico”.
La scena di Cinnamon più enigmatica è quella dove Hayley fa un bagno e mangia ostriche. Spiega che fare il bagno è un altro rituale che si è creata. “Questa visione di me di spalle, che mangio ostriche, vuole rappresentare la mia sessualità e l’idea di scoprirla da sola. Non si tratta delle tue relazioni, non si tratta di fare qualcosa per qualcun altro, si tratta della tua sensualità e dei tuoi desideri. Questa è una rappresentazione di questo”, spiega Hayley, aggiungendo che ama quella scena perché non ha assolutamente senso se non hai il quadro generale.