Oggi è uscito il sedicesimo episodio di Everything is Emo, il podcast di Hayley Williams per BBC Sounds. L’episodio si intitola “Highly Evolved”.
“Ho dovuto cominciare con questa cover di Meg Myers del brano Running Up That Hill di Kate Bush. Parleremo di influenze e ispirazioni, perché non sempre sono ciò che ti aspetti. Ho giocato sporco con questa playlist, come faccio spesso, perché credo che sia importante anche solo notare che ci sono un sacco di nuove band che stanno crescendo mentre ascoltano ciò che chiamerei emo o indie, ma per loro non è necessariamente ristretto a questo genere.
“Essendo nei Paramore, mi è da sempre evidente che i tipi di input che ricevi non devono per forza essere gli stessi che hai in output. Vorrei esplorare un po’ questa cosa e onestamente oggi sto per mettere su un po’ di musica nuova. Avremo un classico come album in shuffle, scelto da Mike Kinsella degli American Football. Spero ti piaccia”.
“Questi erano i Dehd con Empty In My Mind. Amo parecchio questa canzone ed è la ragione per cui l’ho scelta. Kason Barlow dei Dehd ha citato come influenze Cocteau Twins, Brodcast e Kate Le Bon, mentre Emily Kemp ha citato il lavoro di James Brown, Roy Orbison, Dolly Parton per aver formato il loro approccio musicale. Parlando di suggestioni eclettiche, lo trovo davvero figo e adoro che band emo e punk siano ispirate da così tanti stili”.
Hayley: “Oggi sono veramente emozionata perché è un giorno importante per me. Mike Kinsella si è unito a me, e ha scelto l’album On Shuffle di questa puntata. Mike, tu sei stato in molte band e ti conosco prima di tutto per gli American Football. Come ci si sente ad essere letteralmente una leggenda? Hai fatto davvero di tutto e hai influenzato di tutto”.
Mike Kinsella: “È come se avessi visto il mio funerale all’improvviso. Mi sento come se avessi visto tutta la mia carriera musicale in un film, ma lo sto ricordando dopo 25 anni e quel ragazzino di allora pensava davvero tutto ciò che diceva in quel momento”.
H: “Sto capendo benissimo di cosa stai parlando”.
M: “L’hai fatto anche tu! Non sei così vecchia, ma stai gestendo tutto in maniera piuttosto saggia. Pensando a ciò che stavi provando a dire o come lo dicevi, cambia totalmente ora. Non sei più chi eri”.
H: “Uno dei temi di questo episodio è “perché è così importante per gli artisti continuare ad evolversi”. Passeremo più tardi in questa playlist una band che si chiama Turnover che continua a cambiare ed è una figata, mi ispira molto. È come se desse il permesso, sai? Ero un po’ troppo piccola, ma ho sentito i Cap’n Jazz al Riot Fest, e…”
M: “Devo scusarmi. Non credo ci conoscessimo, ma sono diventato un tuo fanboy alla fine della serata. Stavo camminando, lasciando il posto dopo aver bevuto tutto il giorno al sole, ti vidi e ti abbracciai. Mi sentivo come sei ti conoscessi abbastanza e assolutamente non era così. Mi sento in colpa”.
H: “Non ti scusare. Ho lasciato quel nostro incontro pensando che sono stata un’idiota perché stavo ascoltando LP2 a ripetizione. Non c’era nessun altro album per me in quel momento e penso di averti detto qualcosa a riguardo. Sono stata probabilmente un po’ melodrammatica con te e sento di dovermi scusare. Quindi non ti preoccupare.
“Sono veramente carica. Hai scelto l’album On Shuffle per questo episodio. So da sempre che esiste questa band, ma l’ho data per scontata. Non conosco per niente la loro discografia e sono esaltata dal metterlo On Shuffle e forse impararne qualcosa. Vuoi introdurre l’album?”
M: L’album è Songs of Faith and Devotion dei Depeche Mode. L’ho amato da quando è uscito. Credo di averli visti live in terza media e mi hanno cambiato la vita perché è stato un ponte di emozioni. È stato più o meno tipo “Mi spiace se esisto e sono un animale con queste emozioni e desideri”. Hanno avuto un’enorme influenza su di me”.
H: “Figo. Mettiamo allora Songs of Faith and Devotion, dei Depeche Mode, on Shuffle e vediamo che abbiamo. Vuoi introdurla?”
M: “Questa canzone è chiamata Condemnation. Sono andato in una scuola cattolica dalle elementari fino alle medie, e questo brano mi sembra come un inno da chiesa. Nella mia testa, è come un intero coro liturgico, ma credo sia solo Martin Gore nello studio”.
“Questi erano i The 1975 con Nothing Revealed / Everything Denied, la mia canzone preferita dei The 1975. Lo hai sentito qui e ora, è registrato e non posso più negarlo. Adoro come riescono a seguire la loro direzione, fanno semplicemente ciò che credono sia meglio e si fidano che i loro fan li capiscano. È davvero magnifico vedere band crescere in quel modo. Gran canzone. Non mentirò, questa la canto a squarciagola quando sono in auto, come se fossi in chiesa la domenica mattina e io non vado in chiesa la domenica mattina. Questa è la mia chiesa”.
Hayley: “I prossimi sono i Pup. In questi giorni questa è band è ovunque. Non posso andare su un servizio di streaming o su qualsiasi sito che parli di musica senza vedere i Pup. Questa canzone è chiamata Relentless. Hanno fatto un featuring con Sarah degli Illuminati Hotties. Mike, conosci questa band? Sai qualcosa su di loro?”
Mike: “Abbiamo suonato con loro. Lei è grande. Ogni sera ci facevano esplodere la testa, perché hanno questo outfit sportivo e sono super atletiche. È divertente la giustapposizione di loro che suonano con gli American Football. Li amiamo”.
“Questi erano i Turnover. Sono in giro dal 2009. Devo dirvi che questa canzone è il motivo per cui ho scelto il tema di questa puntata. Quando ho sentito l’effetto vocale, mi son detta “Chi sono?” e ho visto che erano i Turnover. Non ci potevo credere, sono dovuta tornare al loro catalogo perché non pensavo fossero così. Questa mi sembra una band totalmente differente dal solito e ho bisogno di capire ciò che fanno. Questa è la prima volta che abbiamo notizie da parte loro in tre anni.
“Ho ascoltato alcune canzoni per ogni album della loro discografia, andando in ordine. Ti incoraggio a fare questa cosa con tutte le band che ti piacciono, ma prova a farlo con i Turnover. Sentirai la loro evoluzione chiaramente da album ad album. Amo sentire questa cosa anche con la discografia della mia band. Mi piace poter andare ad ascoltare come si sono evoluti e come crescono. Penso che il loro tipo di evoluzione in questo tipo di cose così indie e groove sia eccezionale ed fanno veramente una bella figura”.
Hayley: “Ora torniamo ai Depeche Mode in Shuffle. Vediamo cosa abbiamo. Mike, vuoi dirci qualcosa su questo brano?”
Mike: “Questa canzone è Walking in My Shoes ed è semplicemente assurda. Questo è il miglior verso che chiunque abbia potuto scrivere. Questo è il miglior pre-ritornello fatto e il ritornello subito dopo salta ad un altro livello. Tutto il testo è meraviglioso, “Try walking in my shoes / You’ll stumble in my footsteps / Keep the same appointments I kept” è veramente un gran testo. È stato molto istruttivo per me, come avere dei genitori che agitano il dito verso di te”.
“Queste erano le Chai. Ho dovuto farvele ascoltare perché penso siano davvero forti. Sono una band giapponese di Nagoya. Non si sono formate molto tempo fa, ma si sono già fatte un buon nome. Sono già in parecchie playlist. Hanno fatto un gran lavoro con parecchie band fighe, tipo i Gorillaz e i Duran Duran. Per niente male”.
Hayley: “La prossima è una nuova dei Yeah Yeah Yeahs. Andasti in un loro show nel periodo d’oro del loro ritorno a New York”.
Mike: “Già, era a Brooklyn nel 2002. Non c’è nessuno in quella band che suona o canta in nessun modo io potrei fare. La sua voce è grandiosa e non posso fare quello che fa lei, ma anche la chitarra è come se fosse un insieme di cigolii, è veramente forte. Quasi come se stessi ascoltando un linguaggio differente o roba simile”.
H: “Karen O era sullo sfondo del mio computer mentre ero a scuola e sognavo di vederla, ma ho paura che non potrò incontrarla”.
M: “Dovresti solo andare verso di lei e abbracciarla. A nessuno sembra interessare. Puoi abbracciare chiunque tu voglia. Scherzo. Non sapevo minimamente avessero fatto roba nuova. Non so come mai non dovrebbero. Lei è tipo una madre ora, no? Ha iniziato a vivere una vita più normale ed è fantastico per lei”.
H: “Mi piace questa canzone e ciò che è figo è che è comunque un altro loro lato. È diversa e sembra fuori dall’ordinario. Sembra anche che una loro parte è cresciuta e si è elevata, così che sono tornati tutti insieme con la loro potenza combinata”.
“Questo è Jean Dawson con Porn Acting. Ho scelto questo brano perché penso che lui sia un artista veramente importante e questo è un momento essenziale dove vediamo ragazzi e ragazze arrivare e tirare fuori da questo genere qualcosa che ci porta avanti. C’è un’altra canzone che ha fatto con A$AP Rocky, e, di nuovo, il mix molto furbo di generi che hanno fatto è fantastico e mi piace un sacco”.
Hayley: “Stiamo per mettere ancora On Shuffle l’album Songs of Faith and Devotion dei Depeche Mode per l’ultima volta. Che abbiamo? Ok, è I Feel You. Mike, che ci vuoi dire?”
Mike: “Voglio dire che è una grandissima canzone d’apertura. Quando questa canzone parte sai subito che cos’è. È tipo quella che continua a bruciarti dentro e che continua a andare in loop. È ripetitiva e ad un certo punto ti piace. Ogni volta che dice “I feel you”, sai che ha registrato ogni singolo take, alcuni li ha approfonditi di più e in altri si è trattenuto di più. Incredibile”.
“È tempo per l’AOB”.
“Ciao Hayley. Il mio nome è Drake. Ho 30 anni e sono dell’Ohio. Amo questo podcast. Mi diverte perché da vecchio emo vado indietro nel tempo e rivivo parecchi momenti che non conoscevo e avrei apprezzato.
Sono una di quelle persone che sente la stessa playlist che ho creato nel 2000. Mi piace un sacco non solo ascoltare tutte le canzoni e le band che amo, ma anche scoprire nuova musica con te. Vorrei consigliare una nuova band chiamata Sweet Pill. Sono della Philadelphia e ho ascoltato il loro album Where The Heart Is a ripetizione. Spero che gli darai un ascolto. Ti mando tutto il mio amore dall’Ohio”.
“Ok, Drake, mi hai sciolto il cuore. Adoro sentirti dire quanto vale questo podcast per te, perché ti assicuro che sento le stesse cose. E amo fare tutto questo. Mi piace ricordare e adoro scoprire cose nuove. Ho già trovato gli Sweet Pill in effetti, perché stavo facendo un po’ di ricerche per questo show. Mi piace un sacco sentire che vengono citati da un ascoltatore, quindi ora devo per forza mettere su la loro canzone che preferisco di questo album, che ha anche una fantastica cover art. Questa canzone è High Hopes e la metto su ora. È stato davvero bello sentirti e magari ci vedremo ad uno dei concerti dei Paramore, magari in Ohio”.
“Mi è piaciuto parecchio scoprire questa band. Sento come se questa band sia una di quelle che convoglia bene il feeling e alcuni dei sound che i Paramore hanno amato creare per All We Know is Falling, il nostro primo album”.
“Per finire questo episodio, stiamo per ascoltare Dora Jar. L’ho scoperta in verità dalla mamma di Billie Eilish, Maggie. Tutta la famiglia di Billie ha un incredibile gusto musicale. Suo padre sta ascoltando Phoebe Bridgers già da molto tempo. Dora Jar stava aprendo alcuni dei suoi concerti, e infatti ha aperto lo show di Billie al Forum di Los Angeles.
“A volte vai ad un concerto e non sai chi è la band o la persona che suona, e in questo caso, sono andata a trovare Billie per prepararmi per la performance al Coachella che dovevo fare con lei. Allora mi hanno detto “resta per lo show!”. Ho visto Dora Jar e ho pensato “Beh, non voglio più salire sul palco”.