2 Settembre 2022

Episodio 19 di Everything Is Emo

Leggi la traduzione del diciannovesimo episodio "Covers" di Everything is Emo, podcast di Hayley Williams.

Oggi è uscito il diciannovesimo episodio di Everything is Emo, il podcast di Hayley Williams per BBC Sounds. L’episodio si intitola “Covers”.

“In questo episodio parliamo di cover: canzoni che la tua band preferita ha suonato che sono state scritte dalle loro band preferite. Daremo il via con una canzone di cui ho fatto la cover durante la quarantena; ecco i The Strokes con Automatic Stop.

“Questa è una delle mie band preferite di tutti i tempi. In questo episodio parleremo di cover e del motivo per cui le band fanno cover di alcune canzoni. Con i Paramore, ad esempio, amiamo sempre mostrare quante influenze abbiamo con le cover che scegliamo di fare. Ne abbiamo fatte molte per BBC Live Lounge, ed è stato davvero molto divertente per noi mostrare altri lati di noi che il nostro modo di scrivere non sempre mostra. È sempre bello mettersi nei panni di qualcuno che ti ispira. Abbiamo fatto cover dei Phoenix, dei Kaiser Chiefs, di Drake, abbiamo fatto cover di così tanti artisti diversi che amiamo davvero.

“Ho scoperto molte delle mie band preferite attraverso le cover”. 

“La prossima che suoneremo è una canzone di cui ho fatto una cover in maniera non ufficiale, ma la mia amica Julien Baker l’ha cantata sul palco. Questa è una band chiamata Jawbreaker e questa è la loro canzone Accident Prone.

“Non è una canzone così bella? Quella canzone mi fa sentire così nostalgica e ricordo di aver imparato a suonarla con la chitarra e mi sono sentita così cool”.

“In ogni episodio mettiamo un artista in shuffle, o un album in shuffle. So che stiamo arrivando alla fine della serie, e ci sono molte cose di cui non ho avuto modo di parlare, in particolare della mia band, i Paramore. Molte cose stanno per arrivare. Ci stiamo preparando per lavorare molto duramente. Abbiamo già impiegato circa un anno di duro lavoro. Sono davvero, davvero emozionata e questo mi ha fatto sentire nostalgica del nostro viaggio che ci ha fatto arrivare al punto in cui siamo ora. Quindi invece di mettere in ordine casuale un album, che non potevo scegliere perché mi piacciono molto i Paramore ed è la mia band preferita, metteremo semplicemente l’intera discografia On Shuffle.

“Abbiamo una canzone dall’album omonimo. L’abbiamo pubblicato nel 2013 e, se hai seguito la nostra band per un po’ di tempo, sai che la nostra storia assomiglia molto a un’autobiografia dei Fleetwood Mac. È come se fossimo sempre stati una telenovela: cosa succede quando un gruppo di bambini cresce insieme e poi viene catapultato nel mondo reale, insieme, tutti allo stesso tempo?

Last Hope: è stata una delle prime canzoni che abbiamo scritto per il Self-Titled, quindi sono davvero entusiasta che iniziamo con questa per la sezione On Shuffle.

“Taylor ed io abbiamo iniziato a scrivere l’album omonimo con molti punti interrogativi e molta ansia, molto peso sulle nostre spalle e la sensazione di aver perso molto. All’epoca pensavamo di aver perso due amici con cui siamo cresciuti suonando, ed è stato davvero molto triste. Avevo questa sensazione che stava ribollendo dentro di me che mi stava motivando a lavorare di più e a spingerci più forte di prima, perché avevo solo bisogno di provare che c’era ancora una ragione per cui eravamo ancora lì, ancora a fare quello che facevamo. Taylor ed io siamo andati nello studio del nostro amico Carlos, abbiamo suonato con il suo pianoforte, Taylor ha preso il suo ukulele e abbiamo scritto Last Hope”.

“Questi erano i Death Cab for Cutie, la loro cover dei The Smiths, This Charming Man. Avevo 13 o 14 anni quando l’ho sentita. Mi stavo già iniziando ad interessare ai Death Cab for Cutie, al loro album The Photo Album. Quel disco è così bello, così puro. Lo adoro perché non hai questa sensazione dagli album più recenti dei Death Cab for Cutie”.

“Voglio suonare una canzone che non fosse una cover. Toby degli H2O mi ha mandato un disco di una band chiamata Scowl. Mi ha anche inviato un loro video mentre si esibiscono a un festival hardcore. Hanno fatto una cover dei Fugazi, Waiting Room, ed è sempre molto bello per me vedere una cover hardcore fatta da una frontwoman. Penso che sia davvero importante, una grande rappresentazione. Questa è una band da tenere d’occhio di sicuro. Se vuoi approfondirli, il loro album How Flowers Grow è fantastico e non è sicuramente quello che mi aspettavo di sentire. C’è un po’ di hardcore newyorkese e molto altro nelle loro canzoni, ed è stata una bella sorpresa”.

“Questa è una band chiamata The Suicide Machines. Hanno fatto una cover di I Never Promised You A Rose Garden. Era una canzone country di un’artista di nome Lynn Anderson”.

“È ora di mettere in shuffle ancora una volta l’intera discografia dei Paramore.

“Questa è dal nostro primo album, una delle ultime canzoni su di esso. Si chiama Franklin. Riguarda la città in cui ci siamo incontrati, i ragazzi ed io. Era il 2004 quando abbiamo scritto la maggior parte di All We Know Is Falling. Eravamo in studio e avevamo davvero nostalgia di casa.

“Penso che ci stessimo rendendo conto che, quando avremo finito di fare il nostro primo disco, avremmo intrapreso subito un viaggio lontano da casa. In effetti, sono abbastanza sicura che siamo partiti dallo studio e siamo andati al Bamboozle Festival a New Jersey. La prossima volta che saremo tornati a casa, molte cose sarebbero state diverse diverse. Non saremo più stati gli stessi ragazzi che vanno a scuola ogni settimana e fanno le normali di tutti i giorni. Avevamo molta nostalgia di casa”.

“Penso che sia una delle mie cover preferite da sentire. Mi sono innamorata di Densai anni fa, quando mi sono trasferita per la prima volta a casa mia. Avevo appena divorziato, e stavo cercando di capire di nuovo chi fossi. Il suo album, We Used To Bloom, era uscito di recente. L’intero album è fantastico, quindi per favore ascoltatelo. Ma la sua cover di Twilight di Elliott Smith è così bella. Adoro anche il fatto che sembra qualcosa che avrebbe potuto scrivere lei, ecco quanto bene fa le cover”.

“Questa non era una cover, era una band che volevo suonare perché il nostro Joe Mullen, che suona le percussioni in tour con noi, ma scrive anche per Zac, è stato in tour con questa band, i Cobra Man. Volevo includerli per questo motivo, e penso che sia una band davvero fantastica con un suono davvero incredibile”.

“È ora di mettere in shuffle la discografia dei Paramore un’ultima volta.

“I fan più accaniti dei Paramore stanno comandando il shuffle?!  È stata cercata molta giustizia con gli hashtag per Pool perché i fan dei Paramore volevano un video musicale per questa canzone, e noi non l’abbiamo mai fatto, ma è una delle mie canzoni preferite da fare live. È una delle mie canzoni preferite di After Laughter ed è perfetto che l’ultima canzone in shuffle è del più recente album dei Paramore, perché spero che tu possa sentire la crescita e vedere come ci stiamo evolvendo. 

“L’abbiamo scritta a Los Angeles. Stavamo cercando di concludere la registrazione di After Laughter. Taylor aveva scritto questa melodia da quasi un anno, e volevo davvero che fosse una canzone d’amore. Sentivo questa che canzone dasse una sensazione euforica che era così diversa da qualsiasi cosa avessimo mai fatto prima, quindi volevo davvero farlo funzionare. Mi trovavo anche in una situazione della mia vita in cui avevo molte delusioni su come fosse veramente l’amore quindi, quando finalmente ho iniziato a scrivere i testi per la canzone, quello che è venuto fuori è stato questo messaggio molto contorto sullo stare con qualcuno perché non sei davvero sicuro che ci sia qualcosa di meglio là fuori. 

“Se ho imparato qualcosa nella mia vita è che creare i propri spazi è molto importante e c’è una ragione per cui le persone usano queste parole così spesso. Pool è una specie di precursore per capire quanto valgo e cosa lascerò entrare nel mio cuore d’ora in poi”.

“È tempo di un’altra delle mie parti preferite dello show: Any Other Business. Questo è il nostro messaggio AOB da parte di Faye:

“Ciao, Hayley. Sono una grande fan di te e dei Paramore. So che, quando i Paramore suonano dal vivo, a volte fondi pezzi di canzoni diverse con le vostre. Ricordo di aver scoperto SZA perché stavate cantando 20 Something quando vi ho visti in tour. Penso che SZA sia una delle più grandi cantautrici e penso che i suoi testi siano molto emo. Mi piacerebbe che tu includa Drew Barrymore. È la mia canzone preferita, ma se hai tuoi suggerimenti fai pure”.

“Faye, grazie mille. È pazzesco che qualcuno l’abbia scoperta attraverso noi, mi sento onorata. È un’artista incredibile, hai ragione, testi e melodie fantastiche e complesse. Nel 2017 ho ascoltato Drew Barrymore e Garden fino allo sfinimento.  

“In realtà è davvero buffo che tu l’abbia citata perché, lo scorso fine settimana, la mia sorellina ha iniziato il college e il suo album preferito e quello che ascoltiamo quando siamo insieme è Ctrl di SZA. Io e l’altra mia sorella ascoltiamo sempre Bleed American e quella era la nostra cosa, mentre questa è una cosa tra me e la mia sorellina. Penserò a lei e a te mentre ascoltiamo Drew Barrymore”.

“Per la nostra ultima traccia di questo episodio ho scelto una canzone dei The Raincoats. È una cover di una canzone di Sly Stone intitolata Running Away.

“Questa è l’ultima traccia del loro ultimo album. Loro sono una band che amo dal Regno Unito. Il loro primo album, incredibile. Il loro secondo album, lo amo, ma non lo conosco moltissimo. Ma quello che amo di più del loro terzo disco, intitolato Moving, è che vedi, ascolti e senti davvero come si sono evoluti come band, come le influenze hanno preso piede e questo mi piace.

“Nel corso della storia ci sono state così tante band punk che hanno ribaltato il copione, e la cosa bella è quando i loro fan li seguono in qualunque sia la prossima evoluzione. Quando penso alle band hanno tratto ispirazioni fuori dal proprio genere, in maniera inaspettata, penso ai The Clash, penso ai The Talking Heads, penso ai Blondie e anche ai Paramore.

“Penso che avere la libertà di far crescere ed evolvere la tua espressione è fondamentale per durare come band. Lo vediamo con band come i Radiohead. Devi avere abbastanza fiducia nelle persone che credono nella tua musica e sperare che ti sosterranno nella tua crescita come persona.

Nessuno di noi è lo stesso di quando avevamo 16 anni. Quando penso alle canzoni che stavamo scrivendo a 16 anni, non sembrano nemmeno lontanamente le canzoni che stavamo scrivendo quando avevamo 13 anni. Devi essere disposto a cavalcare l’onda, e i The Raincoats per me lo hanno fatto davvero. Hanno avuto un impatto su così tanti artisti e hanno avuto un impatto sui Paramore. A Zac piacciono moltissimo, è grazie a lui che li ho scoperti e sono delle icone ormai. È perfetto perché l’ultimo episodio, il prossimo episodio che ascolterai, è tutto incentrato sulle icone”.