Oggi è uscito il quattordicesimo episodio di Everything is Emo, il podcast di Hayley Williams per BBC Sounds. L’episodio si intitola “Oltreoceano”.
“Questa settimana andiamo oltreoceano in un posto che mi appassiona molto, il Regno Unito, iniziando questo percorso con gli Embrace.
“Devo ammetterlo, questa band è una scoperta piuttosto nuova per me e ne sono imbarazzata perché ero piuttosto presa da questo stile di musica emo. Hanno un pochino dei Queen, un po’ di Phantom Planet… sono poliedrici. Non so come chiunque riesca ad ascoltare gli accordi cambiare e la loro melodia senza piangere istantaneamente. Mi viene un nodo alla gola appena li ascolto. Lo so, è così patetico, ma non è mai troppo tardi scoprire una nuova canzone preferita o una nuova band preferita”.
“Abbiamo parlato molto della musica britannica in questo show, quindi ho dovuto fare un episodio che si concentra sulle band inglesi e come impattano e colorano la scena musicale. Come possiamo non includere una delle stelle più brillanti che è venuta fuori dal Regno Unito, i Wolf Alice?”
“È tempo di andare On Shuffle. L’album On Shuffle della settimana è dei Bloc Party. Deve per forza. È Silent Alarm, di cui ne abbiamo parlato un po’ nell’episodio due, ma amo questa band. Io e i miei amici, da giovani teenager, eravamo veramente ossessionati da questo album.
“Questo album riesce sempre a ricordarmi il periodo in cui avevo il foglio rosa e stavo prendendo la patente. Ho dato dei soldi, che ho ricevuto come anticipo per la pubblicazione del nostro primo album, a mia madre per comprare questa vecchia Mazda 626, che ho chiamato Miss Ann. Penso di aver pagato 3000 dollari e l’ho coperta di adesivi, e mio padre e la mia famiglia che erano nel mondo delle auto non è che fossero proprio entusiasti di questa cosa. Silent Alarm era uno degli album che avevo sempre in macchina, sia che fossi in giro da sola, sia che stessi guidando per Nashville per vedere un concerto con i miei amici. Era semplicemente amato ed sono entusiasta di metterlo in shuffle perché non c’è neanche una canzone brutta su quell’album. Quindi vediamo cosa esce. Positive Tension è la prima canzone On Shuffle. Godetevela.
“Questa era Please, Please, Please Let me Get What I Want dei The Smiths. È uscita nel 1984 come b-side del singolo William, It Was Really Nothing, altra canzone incredibile.
“La prima volta che ho ascoltato i The Smiths, stavo leggendo le note di copertina, ciò che è scritto all’interno del libretto del CD, che poi è una grande parte dell’esperienza dell’acquisto dell’album nei primi anni 2000. Anche al giorno d’oggi quando metto su un album, apro il libretto, guardo le grafiche, le immagini e chiaramente leggo i testi e i crediti. Questo completa l’esperienza d’ascolto delle mie band preferite. Ho letto su un libretto dei mewithouthYou alcuni testi che Aaron Weiss ha scritto e ha accreditato ai The Smiths una particolare canzone per un testo di Morrissey. Ero ossessionata con i testi dei mewithoutYou, quindi cercavo sempre di capire cosa leggesse e ascoltasse quel ragazzo e così è come ho scoperto i The Smiths quando ero veramente giovane. Ero una teenager che cercava di scrivere poesie e di capire come esprimere sé stessa. Penso che Morrissey sia un fuoriclasse nello scrivere di sarcasmo, sincerità, cuori spezzati e nel riversare sentimenti smielati sulla carta.
“Amo questa band e posso dire che hanno influenzato un sacco ciò che abbiamo fatto, anche se non necessariamnte metteresti su una canzone dei Paramore e penseresti “Oh, i The Smiths! Sono assolutamente dei fan degli Smiths”. È una di quelle band che ormai ha sperimentato ogni singola cosa.
“Non penso riuscirò mai a superare l’accoppiata Johnny Marr e Morrissey”.
“Stiamo per approfondire un’altra canzone che è incredibilmente bella. Non so perché non abbiamo ascoltato questa band prima in questo show, forse perché non c’è molta gente che penserebbe subito a loro quando riflette sulla parola “emo”.
“Un sacco di band d’oltreoceano fanno la loro musica che non è per forza sull’onda emo che abbiamo negli USA, ma fanno comunque parte di questa scena. Cioè, non si può avere questa conversazione senza includere anche gli Arctic Monkeys. Bisogna parlare di loro, il meglio direttamente da Sheffield. Scusami Jarvis Cocker [cantante dei Pulp, anch’essi di Sheffield], ma dobbiamo farlo. Dobbiamo mettere su 505 degli Arctic Monkeys”.
“Okay. Questa è una delle mie band hardcore preferite e li ho chiaramente scoperti troppo tardi. Tra l’altro hanno anche una nuova cantante ora, credo che il suo nome sia Kristy, ma ho scelto una delle prime canzoni con Ben, il loro cantante originale, perché quando stavo cercando musica hardcore punk e emo del Regno Unito, ho trovato uno o due dei loro video e ho pensato che fossero veramente fighi e ben fatti, anche se assolutamente fatti in casa.
“Mi hanno ricordato tantissimo ciò che amo dei Turnstile, per via dei testi, del groove, o anche solo del senso di divertimento che mostrano visivamente. Amo davvero tanto questa band e li ho voluti in questa playlist”.
“È tempo di tornare alla nostra On Shuffle con i Bloc Party e la prossima canzone è So Here We Are.
“Abbiamo cominciato a lavorare sulla scrittura di nuovo materiale come band nell’ultimo anno e mezzo, Zac, Taylor e Io. Non che riveli molto, però voglio dire che i Bloc Party, dal primo giorno, sono stati il nostro riferimento principale perché il loro sound è diverso dal fast punk o dal pop punk o dai sound esplosivi che erano venuti fuori nei primi anni 2000. Loro hanno seguito la loro strada ed è stata così unica e dinamica e ci è subito rimasta impressa.
“Sono veramente grata a questa band e sono veramente grata che siano tornati. Stanno facendo concerti, fanno uscire canzoni fighe e mi sento entusiasta di tornare in questo mondo e magari di incrociare di nuovo le nostre strade con loro. Sono stati un’enorme parte della nostra storia dal primo giorno”.
“Questa era Clarinet di una band chiamata FES, un gruppo di 3 persone dal Regno Unito. Ho idea che ne sentiremo parlare ancora in futuro, me lo sento. Spero vi piacciano”.
“I Kaiser Chiefs incarnano il rock inglese. Mi piace ancora prendermi libertà in questo show, chiamato Everything is Emo, perché sento che se vogliamo possiamo scavare a fondo e continuare a trovare relazioni o qualche grado di separazione tra generi differenti e gruppi, lungo tutto il percorso nella sottocultura di qualche genere.
“Amo veramente tanto questa band. Musica che ogni giorno è così indimenticabile e classica. Con i Paramore abbiamo suonato alcune volte alla Live Lounge e una delle cover che abbiamo suonato là e che preferisco è proprio dei Kaiser Chiefs, Love’s Not A Competition (But I’m Winning)“.
“La prima volta che ho veramente sentito i Foals è stata quando aprivano ai Radiohead, una delle più grandi e influenti band del nostro tempo. Una band che io e i ragazzi (Taylor e Zac) abbiamo venerato da allora. Quella è stata la mia prima esperienza nell’ascoltare i Foals e in automatico ho pensato che fossero dei grandi. Taylor era ossessionato con un paio dei loro album. La prima volta che ho ascoltato My Number, ho capito il perché.
“Rispetto parecchio il percorso di questa band e come continuano ad evolversi, perché ci vuole molto coraggio. Penso a tutte le volte che noi (Paramore) ci trovavamo a casa, tra un album e l’altro, ed eravamo pronti a scriverne uno nuovo, oppure di quando avevamo un album nel cassetto, ma non eravamo ancora pronti a presentarlo al mondo con foto, immagini, e video nuovi. È qualcosa che ti fa salire la paura e che può essere snervante, il presentarti in un nuovo modo e, in pratica, mostrare la tua crescita al mondo. Ogni volta che una band riemerge con una nuova identità, c’è un nuovo stato d’animo, un nuovo punto di riferimento, nuove influenze e modi per mostrare sé stessi”.
“Stiamo per mettere su Silent Alarm On Shuffle un’altra volta. È uscita Gasoline.
“Devo raccontarvi una cosa. Di recente ho cominciato a riscoprire le mie origini, ho fatto un test del DNA ed è venuta fuori molta britannicità. Voi, inglesi, siete il mio popolo. Questo è ciò che ho trovato: Greater London, Greater Manchester, Tyne and Wear, Glasgow, Merseyside, West Yorkshire, West Midlands, South Yorkshire, Lancashire, Cumbria. Quando ci facciamo un té insieme? Fatemi sapere e ci sarò.
“È ora per l’AOB (Any Other Business). Abbiamo ricevuto un messaggio da Richard. Vive nel Devon e ha 37 anni. Ci dice:
“Ciao Hayley,
contratulazioni per lo show.
Mi sta davvero piacendo tornare ad essere un teenager, con tutta la carica e l’adrenalina che la musica e la nostaglia di andare ai concerti che gli anni 2000 generavano.
Sto ascoltando il tuo show con il mio piccolo Nate, che ha solo 8 mesi, che sembra godersi le mie pessime abilità canore e il mio saltellare in giro. Ora sto cercando di ricordare tutti i CD che avevo per riaggiungerli di nuovo alla mia libreria, i gruppi che hai fatto passare finora, tipo Tegan and Sara, Panic e Paramore, ma anche gruppi inglesi tipo Hundred Reasons, You Me At Six, Five Star e i The 1975. Potresti magari mettere play a qualcuno di loro?
Continua il tuo ottimo lavoro,
Richard
“Prima di tutto, congratulazioni per esser diventato padre. È pazzesco e così bello. Nate sembra stia crescendo con un buon gusto musicale.
“Andiamo allora con una di queste tue richieste. Non abbiamo ancora ascoltato i The 1975 e penso che questo sia l’episodio giusto per farlo, perché sono una band veramente influente. Una band che fa tutto ciò che passa loro per la testa. Tutto questo è veramente d’ispirazione: vedere band che seguono la loro strada“.
“Stiamo per terminare questo episodio con una band che mi piace parecchio. Penso siano veramente dei grandi e che rappresentino alcune diverse sfacettature della scena. Hanno un po’ di hardcore e sicuramente parecchio groove, ma hanno anche cori da inni e delle gran voci.
“Voglio metter su gli Higher Power, una band hardcore inglese. Questo gruppo cita i Rage Against The Machine e Len Biscuits come influenze. Queste sono band che sono state suonate nelle serate emo ovunque nel mondo, da sempre. Conoscete tutti questa canzone. Questa è Fall From Grace, degli Higher Power. Ci vediamo al prossimo episodio”.